Nei paesi infimi + on land a 22 euro invece di 30
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Luca Dipierro
Nei paesi infimi
15x18 cm
148 pagine
Nei paesi infimi è un libro di prose brevi che piacerà a chi coltiva lo spaesamento, a chi guarda nei cannocchiali al contrario, a chi non è a proprio agio da nessuna parte, neanche quando dorme, e si sveglia nel cuore della notte con un demone fermo ai piedi del letto. Wunderkammer rovesciata, repertorio di immagini: coccodrilli appesi al soffitto, stormi di lenti a contatto in volo sopra i fiumi, macellai che abbracciano carcasse, camminatori folli, cavallini feroci, cannocchiali di tuberi, pinacoteche saccheggiate, navi fatte di ossa. Una raccolta di viaggi intorno alla propria camera, di piccole rivolte contro il verificabile. Sempre sospeso tra infimo e immane, questo libro è anche un registro di inciampi, accidenti, cadute sullo sfondo del Pacifico nord-occidentale.
Luca Dipierro è un animatore, traduttore e scrittore italiano residente negli Stati Uniti. I suoi film animati, realizzati con minuscole marionette di carte e stoffa, sono stati definiti «un mix perfetto di macabro e incantevole» dall’Huffington Post, e presentati in gallerie e festival in America, Europa e Giappone. Dipierro è l'autore del libro di racconti Biscotti Neri, e di numerose pubblicazioni di prose e disegni. Suoi racconti e traduzioni sono apparsi su riviste e antologie quali New York Tyrant, Gigantic, PANK Magazine, Harp & Altar, No Colony, The Sages of Baltimore, Santi. Per Interno Poesia ha curato e tradotto Acqua segreta, un’antologia di poesie di Frank Stanford. Dipierro vive e lavora a Portland, Oregon. www.lucadipierro.com
Disponibile dal 25 settembre
Antonio Francesco Perozzi
on land
15x18 cm
112 pagine
on land è un tentativo di esaurimento del paesaggio attraverso la descrizione. Dighe, impianti fotovoltaici, casali in disuso, autostrade, radure, innesti tra boschi e fabbriche: ogni prosa che compone il libro si concentra su uno spazio liminale e lo dissipa attraverso il linguaggio, attraverso un uso rigoroso – e perciò allucinato – dell’argomentazione. Per questo, più che indicare una coordinata, le stringhe numeriche che accompagnano i testi sono la traccia di un’evanescenza, il tassello di una cartografia che si disfa proprio nel momento in cui mira a replicare esaustivamente i luoghi. on land è del resto una serie, un libro privo di epica: il lettore lo attraversa senza bussole, oscilla tra esplorazione geografica e inventario.
Antonio Francesco Perozzi vive in provincia di Roma e insegna nella scuola secondaria. I suoi ultimi libri sono Lo spettro visibile (Arcipelago Itaca, 2022), bottom text (in Poesia contemporanea. Sedicesimo quaderno italiano, Marcos Y Marcos, 2023) e soluzioni per ambienti (Zacinto, 2024). Suoi contributi critici e creativi sono apparsi in riviste e antologie. Cura il blog La morte per acqua e il podcast Spara Jurij.
Disponibile dal 14 ottobre
Nei paesi infimi + on land
da Nei paesi infimi:
In fuga
Si arriva nei paesi infimi con uno zaino pieno di febbre.
Ci sono negozi di pipe e negozi di fiori, monete da collezione da
regalare a chi muore. Le api occupano le case.
Un bambino si è nascosto in una serra e lì ha conosciuto un gruppo
di sfrattati. Ha finito per vivere con loro imparando a riconoscere e
nominare diverse specie di piante.da on land:
41.967444, 12.797194
Accedendo, al margine della città, allo scheletro della cartiera, si può camminare in uno spazio diverso. Azioni che si danno per scontate, come procedere in piano, afferrare oggetti, scivolare tra due stanze contigue, sono qui compromesse. D’altra parte, eventi quali recidersi il palmo con un fondo di bottiglia o seguire un corridoio mozzarsi e dispiegare, nel quadrato, l’area boschiva, favoriscono relazioni nuove tra l’individuo e il suo rifugio. Logica che, se accolta, fa generare in ogni corridoio finestre vegetali, reinquadramenti del percorso, modalità avverse. Ecco perché sforzarsi di ricordare e il tentativo ripetuto di raggiungere un secondo livello sono la stessa esperienza. L’abbandono ha prodotto questo risultato. Lo stabile un tempo era una fabbrica e ora si viene abbandonati, entrando.